mercoledì 25 novembre 2009

Off the Grid: Philips progettala nuova casa del futuro ecosostenibile – una sostenitrice del benessere del pianeta

CATEGORIA

Habitat

TIPOLOGIA

Progetto

TITOLO
  
Off the Grid: Philips progettala nuova casa del futuro ecosostenibile – una sostenitrice del benessere del pianeta


Una pattumiera che suona quando si arriva la spazzatura, le scale a pianoforte che suona quando mettiamo i piedi, un deposito di bottiglie di vetro per il riciclaggio che si illumina e fa accumulare punti man mano in che le unità vengono scartati ...
Esistono queste cose? Sì, e sono divertenti; non sono stati inventati per caso. Il suo obiettivo è focalizzato sulla necessità di incoraggiare la gente a coltivare abitudini sostenibili, con soltanto uno stimolo per il divertimento.
 
Scienziati e climatologi disegnano scenari futuristici, in cui l'inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale e il scioglimento dei ghiacci, difficulterano, sempre di più, l'adattamento della popolazione mondiale a questi cambiamenti.
Ed è da questa ottica che gli architetti e designer studiano le soluzioni innovative, concentrandosi su eco-sostenibilità, sul basso impatto ambientale, risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili.
Questa preoccupazione per l'efficienza ambientale, comincia a diffondersi, con velocità crescente, a settori più tradizionali delle attività umane: l'industria delle costruzioni.
Alcuni dati relativi all'edilizia, consentono di consolidare un quadro chiaro della portata degli impatti negativi che l'attività può causare alll'ambiente.
Secondo l'ONU, la popolazione mondiale crescerà di circa otto miliardi di persone nei prossimi 25 anni. Si stima che entro il 2030 ci sarà la domanda per più di 40% di alloggi e servizi di infrastrutture, rispetto il 2005.

Contemplando le questioni come il risparmio di energia, cattura di acqua piovana e miglioramenti per il riscaldamento e il raffreddamento, Philips ha ideato un nuovo concetto di casa eco-sostenibile e futuristica, chiamata Off the Grid - Sustainable Habitat 2020, per una metropoli in Cina.

Ogni edificio è stato progettato con una sorta di membrana osmotica, come delle celle costituito da migliaia di imbuti (internamente ed esternamente) in forma di fiore, capace di aprire e chiudere, interagendo con l'ambiente per recuperare l'acqua piovana, immagazzinare il calore negozio, recuperare l'energia pulita, aria purificata e priva di allergeni o sostanze tossiche (e, grazie al sistema di tubazioni, l'aria può anche essere raffreddata, naturalmente, di estate). Si può, inoltre, amplificare la luce, riducendo in modo significativo l'uso della luce artificiale in favore di quella naturale, tutelando la salute e il benessere psicofisico delle persone.

Off the Grid, possiede un aspetto leggero nel vedere e si integra perfettamente con l'ambiente circostante. La struttura esterna della membrana, ha la capacità di cambiare le proprie caratteristiche fisiche, e di regolare diversi aspetti, quali luce, aria, acqua ed energia, costituendo una vera e propria rivoluzione, non solo dal punto di vista tecnico. Sembra fantascienza, ma potenzialmente fattibile.

Ciò che si prefigura all'orizzonte, non è soltanto un nuovo modo di comprendere l'architettura e il design, ma una sostanziale inversione di rotta, necessariamente orientata a garantire il rispetto per l'ambiente e la possibilità per parte di milioni di persone, di modificare il punto de vista sul concetto di abitazione.

Ah, sei curioso di sapere che fine hanno fatto quei progetti divertente? Beh, non è stato necessario nemmeno esporre un cartello con la scritta "provami" perché i pedoni preferissero la scala piano al posto del tapis roulant. La pattumiera, dopo che ha iniziato a fare suoni divertenti, ha raccolto 41 kg in più rispetto a quelle normale, e il raccoglitore di bottiglie è stato utilizzato per quasi un migliaio di persone, mentre quello convenzionale è stato scelto solo due volte.

lunedì 16 novembre 2009

Miss Imperfeita

Texto na Revista do Jornal O Globo)
'Eu não sirvo de exemplo para nada, mas, se você quer saber se isso é possível, me ofereço como piloto de testes. Sou a Miss Imperfeita, muito prazer. A imperfeita que faz tudo o que precisa fazer, como boa profissional, mãe, filha e mulher que também sou: trabalho todos os dias, ganho minha grana, vou ao supermercado, decido o cardápio das refeições, cuido dos filhos, marido (se tiver), telefono sempre para minha mãe, procuro minhas amigas, namoro, viajo, vou ao cinema, pago minhas contas, respondo a toneladas de e mails, faço revisões no dentista, mamografia, caminho meia hora diariamente, compro flores para casa, providencio os consertos domésticos e ainda faço as unhas e depilação! E, entre uma coisa e outra, leio livros. Portanto, sou ocupada, mas não uma workholic. Por mais disciplinada e responsável que eu seja, aprendi duas coisinhas que operam milagres. Primeiro: a dizer NÃO. Segundo: a não sentir um pingo de culpa por dizer NÃO. Culpa por nada, aliás. Existe a Coca Zero, o Fome Zero, o Recruta Zero. Pois inclua na sua lista a Culpa Zero. Quando você nasceu, nenhum profeta adentrou a sala da maternidade e lhe apontou o dedo dizendo que a partir daquele momento você seria modelo para os outros. Seu pai e sua mãe, acredite, não tiveram essa expectativa: tudo o que desejaram é que você não chorasse muito durante as madrugadas e mamasse direitinho. Você não é Nossa Senhora. Você é, humildemente, uma mulher. E, se não aprender a delegar, a priorizar e a se divertir, bye-bye vida interessante. Porque vida interessante não é ter a agenda lotada, não é ser sempre politicamente correta, não é topar qualquer projeto por dinheiro, não é atender a todos e criar para si a falsa impressão de ser indispensável. É ter tempo. Tempo para fazer nada. Tempo para fazer tudo. Tempo para dançar sozinha na sala. Tempo para bisbilhotar uma loja de discos. Tempo para sumir dois dias com seu amor. Três dias. Cinco dias! Tempo para uma massagem. Tempo para ver a novela. Tempo para receber aquela sua amiga que é consultora de produtos de beleza. Tempo para fazer um trabalho voluntário. Tempo para procurar um abajur novo para seu quarto. Tempo para conhecer outras pessoas. Voltar a estudar.Para engravidar.Tempo para escrever um livro que você nem sabe se um dia será editado.Tempo, principalmente, para descobrir que você pode ser perfeitamente organizada e profissional sem deixar de existir.Porque nossa existência não é contabilizada por um relógio de ponto ou pela quantidade de memorandos virtuais que atolam nossa caixa postal.Existir, a que será que se destina? Destina-se a ter o tempo a favor, e não contra.A mulher moderna anda muito antiga. Acredita que, se não for super, se não for mega, se não for uma executiva ISO 9000, não será bem avaliada. Está tentando provar não-sei-o-quê para não-sei-quem.Precisa respeitar o mosaico de si mesma, privilegiar cada pedacinho de si.. Se o trabalho é um pedação de sua vida, ótimo!Nada é mais elegante, charmoso e inteligente do que ser independente.Mulher que se sustenta fica muito mais sexy e muito mais livre para ir e vir. Desde que lembre de separar alguns bons momentos da semana para usufruir essa independência, senão é escravidão, a mesma que nos mantinha trancafiadas em casa, espiando a vida pela janela.Desacelerar tem um custo. Talvez seja preciso esquecer a bolsa Prada, o hotel decorado pelo Philippe Starck e o batom da M.A.C.Mas, se você precisa vender a alma ao diabo para ter tudo isso, francamente, está precisando rever seus valores.E descobrir que uma bolsa de palha, uma pousadinha rústica à beira-mar e o rosto lavado (ok, esqueça o rosto lavado) podem ser prazeres cinco estrelas e nos dar uma nova perspectiva sobre o que é, afinal, uma vida interessante' . Martha Medeiros - Jornalista e escritora REPASSEM PARA TODAS AS MULHERES MARAVILHOSAS QUE TRABALHAM, QUE BATALHAM, QUE LUTAM PARA SER FELIZ!
E POR QUE TAMBÉM NÃO REPASSAR AOS HOMENS PARA SABEREM COMO NOS SENTIMOS!

mercoledì 27 maggio 2009

La senilità è un processo

Il celebre naturopata svizzero Max Bircher Brenner (1867/1954) amava dire che la vecchiaia è una malattia psicosomatica, nel senso che se ci si aspetta il declino ad una determinata età è probabile che questo sopravvenga. In effetti è stato dimostrato che lo stato della mente influenza il meccanismo di difesa dell’organismo contro le malattie: in chi è depresso e scoraggiato non funziona bene come nelle persone serene ed ottimiste.
La prima condizione per vivere a lungo è quindi desiderare di vivere. L’altro aspetto da tenere in considerazione è che la società decreta le leggi della vita ma anche le leggi della morte e conseguentemente “le leggi del tempo”. L’espressione: “il tale ha fatto il suo tempo” corrisponde ad una condanna “sociale” pura e semplice. Infatti il corpo, per la maggior parte della gente, è continuamente sottoposto alla pressione sociale e culturale.
“Quel tale ha una bella età per andarsene!” Questo detto esprime, in modo astratto, un tempo di vita “autorizzato”. Per esempio l’idea di percepire una pensione a titolo di sopravvivenza sottintende alla concezione che si viva più a lungo di quanto decretino le norme vigenti e che la società accordi un rinvio. Nemmeno il rapporto “genitori-figli” sfugge alla legge del tempo. Sono molti i giovani che guardano i vecchi come appartenenti ad un altro pianeta o che addirittura non considerano più.

La conseguenza (purtroppo molto frequente) è che i genitori, estromessi dal circuito della “normalità”, cedano alle pressioni comportandosi realmente secondo questi decreti fino ad arrivare a considerare “naturale” questo stato di fatto. La vecchiaia è da considerare soprattutto un processo mentale che può iniziare molto presto. E’ il caso di molte persone di quarant’anni incastrate in una specializzazione che impedisce loro di estendere quotidianamente le loro conoscenze ed i loro interessi.
La stessa cosa avviene per coloro che non leggono, non studiano o non creano ogni giorno. Trascurano così la loro macchina-cervello bisognosa di stimoli per un buon funzionamento. La vecchiaia mentale avanza con il diminuire della volontà di vivere accompagnata da un sentimento di colpa (quello di essere ancora al mondo) che frena la voglia di vivere del corpo. Le persone molto anziane sono sia respinte che ammirate: in tutti e due i casi subiscono un processo di isolamento “dall’insieme”.
Il nostro corpo è una realtà che funziona all’interno di un ambiente. La sensazione di rifiuto e di non scambio con l’esterno causa la separazione del corpo da un insieme con cui interagisce a tutti i livelli: fisico, mentale, emozionale, spirituale. Ad oggi l’invecchiamento (“entropia” secondo il principio della termodinamica) è il solo modo che si sia provato per vivere a lungo. In campo medico sono stati disponibili vari sieri rigeneratori delle cellule. Si attribuiscono virtù salutari alle alghe marine o alla pappa reale. Altri provano certe forme di dietetica. Il dott. Voronoff ha tentato di frenare la vecchiaia per mezzo delle ghiandole sessuali delle scimmie antropomorfe, ecc.
Appare ovvio che, in attesa che la durata e la qualità della vita diventino un fatto biologico e spirituale, la psicologia personale di un individuo avrà un ruolo preponderante. In futuro la durata della vita sarà in ascesa ad opera dei progressi della medicina e della biologia unitamente a quelli della spiritualità e della coscienza che si andranno diffondendo sul pianeta.
Immaginiamo un uomo che viva in perfetta armonia con se stesso e conseguentemente con gli altri, che si nutra e respiri in modo perfetto, senza il minimo stress e che viva in connessione con le energie universali in un ambiente che gli stia perfettamente confacente. Di quanto migliorerebbe e prolungherebbe la sua vita? E’ importante sapere che l’uomo non invecchia e muore rapidamente come si dice, ma che si uccide lentamente e che il corpo risponde al movimento psicologico e sociale della sua epoca.
Fonte: Quotidiano Italia Sera 2004 - Roma

venerdì 6 febbraio 2009

Arnaldo Jabor

Brasileiro é um povo solidário. Mentira. Brasileiro é babaca!Eleger para o cargo mais importante do Estado um sujeito que não tem escolaridade e preparo nem para ser gari, só porque tem uma história de vida sofrida; Pagar 40% de sua renda em tributos e ainda dar esmola para pobre na rua ao invés de cobrar do governo uma solução para pobreza; Aceitar que ONG's de direitos humanos fiquem dando pitaco na forma como tratamos nossa criminalidade... Não protestar cada vez que o governo compra colchões para presidiários que queimaram os deles de propósito, não é coisa de gente solidária. É coisa de gente otária!- Brasileiro é um povo alegre. Mentira. Brasileiro é bobalhão...Fazer piadinha com as imundices que acompanhamos todo dia é o mesmo que tomar bofetada na cara e dar risada. Depois de um massacre que durou quatro dias em São Paulo, ouvir o José Simão fazer piadinha a respeito e achar graça, é o mesmo que contar piada no enterro do pai. Brasileiro tem um sério problema. Quando surge um escândalo, ao invés de protestar e tomar providências como cidadão, ri feito bobo. - Brasileiro é um povo trabalhador. Mentira.Brasileiro é vagabundo por excelência. O brasileiro tenta se enganar, fingindo que os políticos que ocupam cargos públicos no país, surgiram de Marte e pousaram em seus cargos, quando na verdade, são oriundos do povo. O brasileiro, ao mesmo tempo em que fica indignado ao ver um deputado receber 20 mil por mês, para trabalhar 3 dias e coçar o saco o resto da semana, também sente inveja e sabe lá no fundo que se estivesse no lugar dele faria o mesmo. Um povo que se conforma em receber uma esmola do governo de 90 reais mensais para não fazer nada e não aproveita isso para alavancar sua vida (realidade da brutal maioria dos beneficiários do bolsa família) não pode ser adjetivado de outra coisa que não de vagabundo. - Brasileiro é um povo honesto. Mentira. Já foi; hoje é uma qualidade em baixa. Se você oferecer 50 Euros a um policial europeu para ele não te autuar, provavelmente irá preso. Não por medo de ser pego, mas porque ele sabe ser errado aceitar propinas. O brasileiro, ao mesmo tempo em que fica indignado com o mensalão, pensa intimamente o que faria se arrumasse uma boquinha dessas, quando na realidade isso sequer deveria passar por sua cabeça. - 90% de quem vive na favela é gente honesta e trabalhadora. Mentira. Já foi. Historicamente, as favelas se iniciaram nos morros cariocas quando os negros e mulatos retornando da Guerra do Paraguai ali se instalaram. Naquela época quem morava lá era gente honesta, que não tinha outra alternativa e não concordava com o crime. Hoje a realidade é diferente. Muito pai de família sonha que o filho seja aceito como 'aviãozinho' do tráfico para ganhar uma grana legal. Se a maioria da favela fosse honesta, já teriam existido condições de se tocar os bandidos de lá para fora, porque podem matar 2 ou 3 mas não milhares de pessoas. Além disso, cooperariam com a polícia na identificação de criminosos, inibindo-os de montar suas bases de operação nas favelas. - O Brasil é um pais democrático. Mentira. Num país democrático a vontade da maioria é Lei. A maioria do povo acha que bandido bom é bandido morto, mas sucumbe a uma minoria barulhenta que se apressa em dizer que um bandido que foi morto numa troca de tiros, foi executado friamente. Num país onde todos têm direitos mas ninguém tem obrigações, não existe democracia e sim, anarquia. Num país em que a maioria sucumbe bovinamente ante uma minoria barulhenta, não existe democracia, mas um simulacro hipócrita. Se tirarmos o pano do politicamente correto, veremos que vivemos numa sociedade feudal: um rei que detém o poder central (presidente e suas MPs), seguido de duques, condes, arquiduques e senhores feudais (ministros, senadores, deputados, prefeitos, vereadores). Todos sustentados pelo povo que paga tributos que têm como único fim, o pagamento dos privilégios do poder. E ainda somos obrigados a votar. Democracia isso? Pense !O famoso jeitinho brasileiro.Na minha opinião, um dos maiores responsáveis pelo caos que se tornou a política brasileira. Brasileiro se acha malandro, muito esperto. Faz um 'gato' puxando a TV a cabo do vizinho e acha que está botando pra quebrar. No outro dia o caixa da padaria erra no troco e devolve 6 reais a mais, caramba, silenciosamente ele sai de lá com a felicidade de ter ganhado na loto.... malandrões, esquecem que pagam a maior taxa de juros do planeta e o retorno é zero. Zero saúde, zero emprego, zero educação, mas e daí? Afinal somos penta campeões do mundo né?? ? Grande coisa... O Brasil é o país do futuro. Caramba , meu avô dizia isso em 1950. Muitas vezes cheguei a imaginar em como seria a indignação e revolta dos meus avôs se ainda estivessem vivos. Dessa vergonha eles se safaram... Brasil, o país do futuro !? Hoje o futuro chegou e tivemos uma das piores taxas de crescimento do mundo. Deus é brasileiro. Puxa, essa eu não vou nem comentar...O que me deixa mais triste e inconformado é ver todos os dias nos jornais a manchete da vitória do governo mais sujo já visto em toda a história brasileira. Para finalizar tiro minha conclusão: O brasileiro merece! Como diz o ditado popular, é igual mulher de malandro, gosta de apanhar. Se você não é como o exemplo de brasileiro citado nesse e-mail, meus sentimentos amigo, continue fazendo sua parte, e que um dia pessoas de bem assumam o controle do país novamente. Aí sim, teremos todas as chances de ser a maior potência do planeta. Afinal aqui não tem terremoto, tsunami nem furacão. Temos petróleo, álcool, bio-diesel, e sem dúvida nenhuma o mais importante: Água doce!
Só falta boa vontade, será que é tão difícil assim?

lunedì 26 gennaio 2009

O Innovation Designer Vito Di Bari vestirà Milao de Hi-Tech na Expo 2015





Os visitantes da Expo 2015 de Milão, viverão uma experiencia unica e inovativa: Alter ego virtual, Xp glasses, sistemas de informaçoes automatizadas sobre o trafico.
O pantheon holografico, estatua feita de ar com 30 metros de altura, aparecerão nos céus de Milão e falarão aos visitantes da Expo 2015.
As soluçoes projetadas por Di Bari sao todas baseadas no conceito da realidade aumentada: através de oculos especiais conectados costantemente a uma rede wireless ou de hologramas de grandes dimensoes, quem visitar a Expo e toda a cidade de Milao, poderà, literalmente, viver a virtualidade, lado a lado com a realidade “real”. Sao situaçoes que servirao tanto como utilidades como divertimento.
Outras soluçoes de Di Bari se baseiam no uso de tintas termocromaticas que mudam de cor de acordo com a temperatura ambiental, ou seja, com o passar das horas, durante o dia.
“Naturalmente, hoje, se trata somente de projetos preliminares, que necessitam de serem definidas con detalhes, mas tudo absolutamente realizavel, considerando o progresso tecnologico daqui até 2015.” Afirma Di Bari.Algumas das soluçoes de Di Bari:
Os hologramas – representam um modo eficaz, e um pouco magico, de representar objetos, pessoas e lugares, graças aos seus componentes tridimensionais que simulam perfeitamente a presença e, graças ao desenvolvimento da tecnologia, no 2015 podemos haver hologramas da dimensao de alguns metros. Seerao video-hologramas, ou seja, verdadeiros filmes a 3D.
Por exemplo, teremos Giuseppe Verdi que falarà dos céus, sobre o Teatro La Scala, esplicando a historia do Teatro. Graças a engenhosos sistemas de suspensao, jà testados hoje, mas nao ainda no mercado, estes hologramas poderao fllutuar, bem acima de nossas cabeças.
Il Caleidoscopio Urbano è uma decoraçao urbana que tem um toque magico. Além das tintas termocromaticas tem também os tapetes sensoris que tocam melodias diversas à medida que varia o fluxo de passantes sobre ele e de um sistema de iluminaçao PLC conexada a sensores que criam jogo de luz diferentes variando com os movimentos das pessoas.


Quem é Vito Di Bari
Vito Di Bari, futurologo, estudioso que se ocupa de designar os cenarios que nos esperam nos proximos 10-15 anos, ensina “Projetação, Gerencia e Inovação dos Sistemas” na Faculdade de Engenharia dos Sistemas da Politecnico de Milano e “Corporate Image” na Universidade Bocconi de Milão.
E’ Project Leader di projetos de comunicação inovativa para importantes empresas italianas como TIM, Coca-Cola, Samsung, Kodak, MTV, Conselho Europeu, Bang&Olufsen, Barilla entre outros. Atua como Chairman ou relator principal de mais de 25 conferencias ao ano, representado pela Celebrity Speakers Associates.
No Exterior:
Executive Vice-President de SPN (Satelite Program Network)
Nos EUA exerceu um mandato como Executive Director da Internacional Multimedia Institute da UNESCO
Managing Director de Multimedia Inc. (N.York) e CEO de DB Usa Inc. (Bervely Hills, CA).
Membro Comitato Cientifico do International Institute for Opera and Poetry da UNESCO (Paris)
Membro italiano da Comissao Financiamento Fiction Euro-Aim MEDIA do Conselho da Europa (Bruxelas)
Communication International Fellowship del Rotary International (Evanston, Illinois).
Co-Produtor e/ou distribuidor internacional de mais de 100 filmes e fiction televisivas (mini serie).
e Na Italia atualmente é Diretor Cientifico do laboratorio de pesquisas NextMedia Lab (http://www.nextmedialab.it/) que inclue docentes de numerosas universidades nacionais e internacionais com mais de 100 pesquisadores, é presidente do Comitato Cientifico de ASCAI (Associação para o desenvolvimento da Comunicação Empresarial.
Publicou 9 livros: WEB 2.0; Il futuro che già c’è; Weekend nel futuro; Strategie per la Next Economy; O Dicionario da Economia Digital; As palavras da Net Economy; Managment Multimedial; Tecnologia de comunicação para Empresas; Introdução e Gerencia da Produção Multimedial.
Como afirmou o Premio Nobel de Economia – Kenneth Arrow: “Di Bari elabora sonhos. Sonhos possiveis, baseados em solidos fatos”.
http://www.vitodibari.net/ http://www.nextmedialab.it/

sabato 3 gennaio 2009

Com quem Deus fala?

Uma parte da resposta de Deus: "...não me comunico apenas através de palavras. Na verdade, raramente faço isso. Minha forma mais comum de comunicação é através do sentimento.O sentimento é a linguagem da alma. Se quiser saber o que é verdade para você em relação a alguma coisa, veja como se sente em relação a ela. Às vezes é difícil descobrir os sentimentos - e, com freqüência, ainda mais difícil admiti-los. Contudo, oculta em seus sentimentos mais profundos, está a sua maior verdade. O truque é entrar em contato com esses sentimentos. Eu lhe mostrarei como.(...)
Quando Eu me comunico através do pensamento, freqüentemente uso imagens e figuras. Por isso, os pensamentos são mais eficazes do que as palavras como meios de comunicação.Além de sentimentos e pensamentos, também uso o veículo da experiência como um importante comunicador.... E finalmente, quando os sentimentos, os pensamentos e a experiência falham, uso palavras. As palavras são de fato o comunicador menos eficaz. São mais sujeitas a erros de interpretação e compreensão. (...)
Muitas palavras foram proferidas por outros, em Meu nome. Muitos pensamentos e sentimentos foram provocados por causas que não foram minhas criações diretas. Muitas experiências resultam delas. O desafio é o discernimento. A dificuldade é saber a diferença entre as mensagens de Deus e os dados de outras fontes. Isso é uma simples questão de aplicar uma regra básica: O que vem de Mim é sempre seu Pensamento Mais Elevado, sua Palavra Mais Clara, seu Sentimento Mais Nobre. Todo o restante vem de outra fonte.(...)
A única dúvida que permanece é se as Minhas mensagens serão ouvidas.Poucas são. Algumas porque parecem boas demais para serem verdade. Outras, porque parecem difíceis demais de seguir. ... Muitas não são ouvidas porque simplesmente são mal-interpretadas; nossa comunicação de fato começará. Porque no passado vocês apenas falaram Comigo rezando, pedindo a Minha intervenção, fazendo súplicas. Agora posso responder-lhes, até mesmo da forma como faço aqui. (...)
Todas as grandes descobertas foram feitas a partir da hipótese de não estar certo. E é isso que é preciso aqui. Você só poderá conhecer Deus quando parar de dizer a si mesmo que já O conhece. Só poderá ouvir Deus quando parar de achar que já O ouviu. Eu só poderei contar-lhe a Minha Verdade quando você parar de contar-Me a sua.

Como posso saber?
Fique atento aos seus sentimentos, aos seus Pensamentos Mais Elevados e à sua experiência. Sempre que qualquer um deles for diferente do que lhe ensinaram seus mestres, ou do que leu em seus livros, esqueça-se das palavras. As palavras são a fonte menos confiável da Verdade.
Você  não precisa suplicar para receber as coisas: ... Portanto, a oração correta nunca é de súplica, mas sim de gratidão. Quando você agradece a Deus antecipadamente pelo que escolheu experimentar em sua realidade, de fato reconhece que isso já está  lá... realmente. Logo, a gratidão é a afirmação mais convincente para Deus; uma afirmação de que mesmo antes de você pedir, Eu atendi o seu pedido. Então, nunca suplique. Agradeça.
Mas se eu agradecer antecipadamente a Deus por alguma coisa, e ela nunca acontecer?
Isso poderia levar à desilusão e amargura. A gratidão não pode ser usada como um meio de manipular Deus: de enganar o universo. Você não pode mentir para si mesmo. Sua mente conhece a sinceridade de seus pensamentos.